L’insostenibile attesa

Scritto il 23/08/2019

 

A chi sa attendere, il tempo apre ogni porta. La capacità dellattesa utile, con tutti i sacrifici che richiede, implica determinazione e autodisciplina e non si sviluppa da un momento allaltro. Di Panna Orban

 

La saggezza veramente viene con l’età? É uno dei luoghi comuni più conosciuti, ma in effetti era il pensiero che frullava continuamente nella mia testa guardando questo video.

L’anziano onestamente a prima vista mi dava l’impressione di un povero che ormai ha dimenticato probabilmente anche il suo nome.

“Il mio Saggio” dopo circa due minuti mi ha ricordato una delle lezioni più vecchie.

 

  1. Non sottovalutare mai nessuno…

 

La lezione su cui invitiamo i bambini a riflettere continuamente anche durante le attività Mind Lab. Perché?

Stabilire un piano, preparare tutte le azioni necessarie da svolgere, prevedere possibili scenari e cambiamenti nella strada della realizzazione per poter raggiungere gli obiettivi, sono capacità importanti per poter attuare progetti, risolvere compiti complessi, non solo nei giochi di strategia ma anche nella scuola, nella vita quotidiana.

Tutti questi aspetti sono una parte delle considerazioni che si fanno per attivare un piano. Bisogna però ricordarci che noi umani siamo esser sociali, quindi tutto ciò che facciamo in qualche modo influenza altre persone e viceversa.

(Quindi nelle pianificazione bisogna considerare anche le possibili reazioni ed azioni degli altri).

Come diceva Giovanni, un alunno di cl 5°, “il nostro piano non puó esser basato sull’ipotesi che il mio compagno forse non vede qualcosa, forse non si accorge, quindi non gioca bene.”

La mia strategia deve crearsi considerando che “il mio compagno è il giocatore migliore del mondo”.

... E gli amici dell’anziano in questa partita mi sembravano dhi non aver considerato la “saggezza di Giovanni”.

 

Continuando a guardare il video rimango con la bocca aperta quando mi rendo conto che il mio vecchietto aveva in mente ogni singolo dettaglio del suo “film”, pianificava tutto con precisione, prevedeva ciò che doveva vedere in anticipo, e continuamente perdeva le sue preziose risorse (pedine) una dopo l’altra.

 Il piacere, le soddisfazioni, che il gioco poteva dargli, non sembravano arrivare…ma poi finalmente arrivano ed anche quelle con il ritardo previsto.

…E qui emerge la mia seconda “lezione” dalla partita.

 

  1. “A chi sa attendere, il tempo apre ogni porta..” (proverbio cinese)

La gratificazione differita, cioè rimandare la gratificazione ad un momento diverso per ottenere ciò che si desidera è uno degli aspetti importanti dei giochi di pensiero, particolarmente quelli di strategia e, nuovamente non solo, ma anche di alcuni contesti della vita.

 

Una delle maggiori difficoltà che incontro in classe ogni giorno è far capire ai ragazzi l’importanza, il significato di aspettare, per essere più specifica, dell’attesa utile. Che cosa vuol dire? Nel caso del nostro vecchietto significa aspettare per creare le condizioni e le opportunità migliori da cogliere nel momento più opportuno.

Noi sappiamo che i bambini sono sempre pronti ad agire, senza valutare ne le conseguenze immediate delle loro azioni ne di quelle lontane. Non vedono e considerano mai una mossa, una perdita o un’azione qualsiasi come un investimento per un risultato di maggior valore del futuro.

Cos’è un investimento in realtà per un bambino? É una perdita, un sacrificio di risorse che non gli da nessuna soddisfazione nel momento dell’investimento. 

Non è facile far capire un bambino che “quello a cui rinunci ora, non preoccuparti, verrá ripagato”, perché non vede l’effetto immediato.

Potrebbe guadagnare la parola “sacrificio” un significato diverso? Forse quando si arriva alla consapevolezza che la perdita, la rinuncia, ha senso quando la si fa per ottenere una gratificazione, risultato, emozione di maggior valore della perdita stessa.

Come diceva Pietro, un alunno di cl 2°, “fare i miei compiti venerdì pomeriggio per lunedì è un sacrificio perché potrei guardare la  TV dopo la scuola. Preferisco però rinunciare a quel tempo per i compiti per poter giocare all’aperto tutto il sabato e la domenica con i miei amici.”

La capacità dell’attesa utile, con tutti i sacrifici che richiede, implica determinazione e autodisciplina e non si sviluppa da un momento all’altro. Mi sorprende però quanto facilmente anche i piccoli possono raggiungere la consapevolezza quando questa attesa acquista significato per loro (non per la mamma , non per la maestra, non per nessun’altro).

In una classe 1° i bambini giocavano Chicken cha-cha-cha, un memory particolare di Mind Lab. I bambini stavano litigando per decidere chi comincia. Invece di intervenire con forza, ho condiviso un piccolo segreto con loro: in questo gioco, per cominciare, è meglio essere l’ultimo che il primo. Non potevano però partire con il gioco finché non mi davano la risposta del perché. Sono arrivati alla comprensione che essendo l’ultimo del giro si possono avere informazioni anche delle carte girate degli altri, mentre partendo per primo si ha l’informazione solo sulla propria carta girata.

Mi ha impressionato che la prima riflessione che è saltata fuori alla fine della lezione sia stata proprio questa.

Questo ovviamente non vuol dire che da ora in poi avranno la comprensione dell’attesa utile, ma vuol dire che anche un bambino che trova il significato nell’aspettare,  può avere la determinazione e la volontà per l’attesa. Il nostro ruolo come docente è di accompagnarlo ed aiutarlo sempre a ricercare e scoprire.

 

Panna Orban