La creatività e l'errore

Scritto il 03/09/2019


“L’aspetto essenziale della creatività é di non preoccuparsi di fare errori.” dice Dr. Edwin Lang.

di Enza De Rosa, insegnante.

Quante volte ripetiamo ai nostri alunni “Forza, provateci almeno!!!”

Un giorno Roberto, un alunno di quarta, trova il coraggio di dirmi: “Maestra mi dici sempre che non devo preoccuparmi di fare errori... che sbagliando si impara...., ma poi mi metti sempre puntini rossi sotto gli errori!”

La paura di sbagliare, di commettere errori, spesso frena, blocca, in certe circostanze “paralizza” l'alunno nell'intervenire in una discussione, nel formulare anche semplici ipotesi, nel trovare soluzioni diverse o alternative.

Talvolta, di fronte ad un quesito o una domanda posta dall'insegnante, l'allievo ripete le stesse parole sentite dall'insegnante precedentemente o peggio, se  non è sicuro di poter dare la risposta che l'insegnante si aspetta da lui, piuttosto tace.

Da piccoli non si ha  paura di sbagliare, ci si butta nelle cose,  si sperimenta, si prova, si inventa , ma crescendo è come se si perdesse questa capacità e più si  diventa adulti più si ha  il “terrore” di commettere errori. Nella nostra cultura  l'errore si confonde spesso con “sconfitta” e quindi qualcosa da evitare ad ogni costo e accade spesso  che, preoccupati di poter sbagliare e, di conseguenza di essere giudicati , freniamo il fluire  dei nostri pensieri e inevitabilmente delle nostre azioni.

Eppure quante volte abbiamo sperimentato che proprio l'errore commesso è diventato in alcuni casi  una risorsa che ci ha permesso poi di raggiungere traguardi inaspettati? ; non è pur vero che le più grandi scoperte dell'uomo sono avvenute grazie a persone ricche di curiosità, dotate di spirito di iniziativa e coraggio nell'affrontare i rischi?.

Lo stesso alunno di quarta, durante un laboratorio di Mind Lab,   e  precisamente durante il gioco dell' “Isola del Tesoro”, si è lasciato andare nella ricerca di soluzioni creative utili nel trovare la strada  necessaria per permettere al pirata di arrivare al tesoro. Non ha avuto alcuna paura di provare, sbagliare e riprovare, di  ipotizzare o immaginare possibili percorsi da far compiere al pirata per raggiungere l'obiettivo previsto e quasi sempre è riuscito a risolvere la situazione problematica posta dalla tabella di gioco e a progredire nel percorso.

Ha saputo utilizzare con profitto  il “Metodo per Tentativi” che è uno dei modelli di pensiero metacognitivi enfatizzati dal progetto Mind lab, metodo che si pone appunto l'obiettivo di creare nello studente un' apertura mentale al “provare ,  al “tentare” utilizzando creatività e immaginazione e allo stesso tempo cautela e responsabilità.

Giocando si è divertito, si è sentito gratificato e desideroso di proseguire nel percorso;

sperimentando l'errore, ma soprattutto riflettendo su di esso, ha potuto imparare dalla propria esperienza, l'errore si trasformava in  “risorsa”  perchè gli permetteva di capire cosa non fare e diventava stimolo per fare diversamente.

L'errore diventa una risorsa quando si è capaci di riflettere su di esso.

La scuola riceve dalla società il mandato di formare persone creative, dotate di spirito critico e  di capacità investigative : sviluppare una mente creativa comporta   il “non aver paura di sbagliare” e allo stesso tempo “non commettere ripetutamente lo stesso errore”; come docenti quindi abbiamo il compito di creare opportunità, occasioni, esperienze dove lo studente ha la possibilità di “riflettere sull'errore per imparare dall'errore”.

Una proposta interessante  viene dal progetto Mind Lab che propone di utilizzare giochi di pensiero come strumento di lavoro durante l'attività didattica.

In effetti  un  gioco, guidato e strutturato, genera entusiasmo e motivazione, è divertente e accattivante;  durante il gioco l'errore assume un aspetto emozionale completamente diverso e si creano le condizioni  più favorevoli per poter riflettere serenamente sull'errore  commesso e imparare dall'esperienza.

Roberto  pensieroso afferma: “ Ma allora quando faccio un errore vuol dire che sono vicino alla soluzione? come nell'Isola del Tesoro? ...A pensarci bene anche quando facciamo un esperimento di scienze talvolta  succede che dobbiamo rifarlo perchè non ha funzionato e spesso la seconda volta...funziona.

Ho capito che non devo arrendermi quando sbaglio un compito, ma riprovare  in un altro modo,  cambiando strada come il pirata nell'Isola del Tesoro. 

Mi piacerebbe però che non mi mettessi più segni rossi sotto gli errori, ...magari potresti usare il colore verde......come nel semaforo il verde mi dice: VAI AVANTI!!!!!!